N. 14 del 1/10/1998

Velocità dei modem
di Carlo Strati


Da: Emanuele Merighi

Oggetto: velocità dei modem

Risponde: Carlo Strati

Abbiamo verificato la velocità effettiva dei nostri modem, un Trust Communicator 56K (che arriva a 44 Kbps) e un clone a 33,6 Kbps (evidentemente va a 33,6 Kbps). Sui file di registro delle operazioni del modem, creati appositamente dal pannello di controllo, abbiamo scoperto due linee che ci hanno insospettito e che sembrano indicare che le opzioni di compressione dati e controllo errori non funzionano correttamente perché sono unknowed. Le due opzioni sono dunque disattivate? Si tratta di funzioni importanti?

Un'altra domanda: il manuale del modem a 56K spiega che la velocità della connessione oltre i 33,6 Kbps dipende dalla qualità della linea telefonica. Noi abitiamo a Como e la città è stata completamente cablata con cavi in fibra ottica, tant'è vero che alcuni operai hanno sostituito i cavi fino all'interno dei nostri giardini. Vorremmo sapere se la fibra ottica migliora effettivamente la qualità della linea oppure è "solamente" in grado di sostenere un traffico maggiore. Può accadere che i vecchi doppini interni alla nostra abitazione costituiscano un "collo di bottiglia" per la trasmissione e la ricezione dei dati?

Il controllo degli errori e la compressione dei dati sono funzioni molto importanti per qualunque modem, in quanto rendono più sicuro e veloce ogni collegamento. Normalmente sono attivati automaticamente; in caso contrario bisogna attivarli a mano tramite microinterruttore posto sul modem oppure tramite software (bisogna consultare il manuale); anche da Windows si possono attivare, da: pannello di controllo | modem | generale | proprietà | connessione | avanzate. Da qui bisogna attivare le caselle usa controllo di errore e usa controllo di flusso.

Il fatto di poter raggiungere effettivamente la velocità di 56 Kbps dipende da molti fattori: il provider deve disporre di modem da 56 Kbps compatibili con quelli dell'utente (oppure entrambi devono essere di tipo V.90); il provider deve essere collegato con la centrale Telecom tramite linee digitali (Isdn oppure Cdn); l'utente può essere collegato alla centrale Telecom tramite normale doppino, ma tra le due centrali (utente e provider) tutto il tragitto deve essere realizzato su linee digitali. Se uno solo di questi requisiti manca, allora il collegamento non può avvenire a velocità maggiore di 33.600 bps. Inoltre le linee devono essere esenti da disturbi, pena il degrado delle prestazioni.

I lavori di posa dei cavi in fibra ottica recentemente svolti da Telecom non sono legati direttamente a queste problematiche; in casa degli utenti arriva sempre e comunque il tradizionale doppino, anche se sono state posate le linee digitali. I cavi in fibra ottica sono stati posati pensando ad applicazioni future, quindi oggi non servono direttamente agli utenti; servono invece a Telecom per preparare nuovi servizi e per collegare le proprie centrali telefoniche.


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