Da: Emanuele Merighi
Oggetto: velocità dei modem
Risponde: Carlo Strati
Abbiamo verificato la velocità effettiva dei nostri modem,
un Trust Communicator 56K (che arriva a 44 Kbps) e un clone a
33,6 Kbps (evidentemente va a 33,6 Kbps). Sui file di registro
delle operazioni del modem, creati appositamente dal pannello
di controllo, abbiamo scoperto due linee che ci hanno insospettito
e che sembrano indicare che le opzioni di compressione dati e
controllo errori non funzionano correttamente perché sono
unknowed. Le due opzioni sono dunque disattivate? Si tratta di
funzioni importanti?
Un'altra domanda: il manuale del modem a 56K spiega che la velocità
della connessione oltre i 33,6 Kbps dipende dalla qualità
della linea telefonica. Noi abitiamo a Como e la città
è stata completamente cablata con cavi in fibra ottica,
tant'è vero che alcuni operai hanno sostituito i cavi fino
all'interno dei nostri giardini. Vorremmo sapere se la fibra ottica
migliora effettivamente la qualità della linea oppure è
"solamente" in grado di sostenere un traffico maggiore.
Può accadere che i vecchi doppini interni alla nostra abitazione
costituiscano un "collo di bottiglia" per la trasmissione
e la ricezione dei dati?
Il controllo degli errori e la compressione dei dati sono funzioni
molto importanti per qualunque modem, in quanto rendono più
sicuro e veloce ogni collegamento. Normalmente sono attivati automaticamente;
in caso contrario bisogna attivarli a mano tramite microinterruttore
posto sul modem oppure tramite software (bisogna consultare il
manuale); anche da Windows si possono attivare, da: pannello di
controllo | modem | generale | proprietà | connessione
| avanzate. Da qui bisogna attivare le caselle usa controllo di
errore e usa controllo di flusso.
Il fatto di poter raggiungere effettivamente la velocità
di 56 Kbps dipende da molti fattori: il provider deve disporre
di modem da 56 Kbps compatibili con quelli dell'utente (oppure
entrambi devono essere di tipo V.90); il provider deve essere
collegato con la centrale Telecom tramite linee digitali (Isdn
oppure Cdn); l'utente può essere collegato alla centrale
Telecom tramite normale doppino, ma tra le due centrali (utente
e provider) tutto il tragitto deve essere realizzato su linee
digitali. Se uno solo di questi requisiti manca, allora il collegamento
non può avvenire a velocità maggiore di 33.600 bps.
Inoltre le linee devono essere esenti da disturbi, pena il degrado
delle prestazioni.
I lavori di posa dei cavi in fibra ottica recentemente svolti
da Telecom non sono legati direttamente a queste problematiche;
in casa degli utenti arriva sempre e comunque il tradizionale
doppino, anche se sono state posate le linee digitali. I cavi
in fibra ottica sono stati posati pensando ad applicazioni future,
quindi oggi non servono direttamente agli utenti; servono invece
a Telecom per preparare nuovi servizi e per collegare le proprie
centrali telefoniche.
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